Che sia bianca, gialla, fritta, morbida o alla griglia la polenta nelle nostre tavole non deve proprio mancare, ma la domanda è: da dove ha inizio la storia della polenta ???
La polenta non come la conosciamo noi oggi ha origini antichissime ed è uno dei primi piatti “cucinati” dall’uomo, era un miscuglio di acqua e farina di miglio,sorgo o segale.
Il primo passo verso la polenta dei giorni nostri avviene grazie a Cristoforo Colombo che nel suo giornale di bordo del 5 novembre 1492 arrivato nelle Indie scrisse :”C’erano grandi campi coltivati con radici, una specie di fava e una specie di grano chiamato mahiz”. Proprio questa pianta alla base dell’alimentazione dei nativi del Centroamerica era destinata a cambiare ed inserirsi nelle tradizioni spagnole per poi arrivare nel Nord Italia.
Nel ‘500 la pianta del mais la si poteva trovare solo negli orti botanici come specie che creava curiosità, e nel 1554 si ha una testimonianza della prima seminagione ‘Made in Veneto’ per poi svilupparsi in tutta la Pianura Padana, ma è nell’700 che ebbe una crescita senza controllo, e tutto questo per un semplice motivo, le tremende carestie che colpirono l’Europa obbligarono i contadini per non morire di fame a seminare questa varietà semplice da coltivare e con ottimi raccolti, il mais entrò cosi nella dieta dei contadini.
Poenta e Osèi, Poenta e Bacalà, Poenta con le Sepe, Poenta coe Zizole. Le tradizioni venete sono strettamente legate a quest’alimento che nelle feste paesane e di famiglia non deve mancare proprio MAIS !!!