L’anatra tra i frutti di bosco

Questa settimana, attraverso i nostri social, ti abbiamo portato alla scoperta di un piatto che stiamo proponendo da un paio di mesi; si tratta del petto d’anatra cotto a bassa temperatura e presentato su letto di rucola e una salsa delicata ai frutti di bosco. L’anatra è sempre stata considerata una componente fondamentale delle proposte culinarie della cucina veneta, un piatto di tradizione che sposa gusti e creatività del territorio. Viene presentata spesso nei primi piatti, ricordiamo i noti bigoli con l’anatra oppure negli arrosti o nei bolliti. È una carne che ha un alto livello nutrizionale e proteico e basse calorie. È perfetta quindi per una dieta sana ed equilibrata. Oggi ci addentriamo nella nostra proposta e scopriamo alcune interessanti curiosità del prodotto e delle procedure che portano a definire una pietanza così gustosa e delicata. L’anatra non è nostrana ma proviene da un territorio bellissimo, dalla Camargue francese. Crescono in totale libertà, vivono all’aperto e si nutrono di prodotti naturali. La scelta ricade sull’anatra femmina perché la carne è tendenzialmente più saporita e più morbida rispetto a quella del maschio. Quando arrivano i petti d’anatra per prima cosa vengono controllati uno ad uno e, se necessario, vengono leggermente sgrassati. Si passa poi alla salatura: con il nostro sale aromatizzato e profumato, coccoliamo i petti d’anatra. Il sale è un nostro prodotto che creiamo in cucina; un sale grezzo di qualità che viene mescolato assieme ad un trito di piante aromatiche del nostro orto: rosmarino, salvia, timo, dragoncello, maggiorana, erba cipollina e scorza di limone. Successivamente poniamo il petto d’oca uno nel sacchetto sottovuoto e viene cotto a bassa temperatura a 56° per 2 ore e mezza. Passate le due ore e mezza di cottura il nostro petto d’anatra risulta al suo interno leggermente rosato. Lo prendiamo e lo poniamo in una padella rovente con un filo di olio evo, lo scottiamo su tutti i lati e poi viene messo in forno per  altri 4 minuti a 250°. Dopo di che viene “scaloppato” al momento e servito su un letto di rucola fresca dell’orto del nonno Piero e impreziosito con la nostra salsa ai frutti di bosco home made che bilancia il piatto rendendolo piacevole e gustoso al palato. Buon appetito!