La zucca in saor

Questa settimana, dedicata anche ai sapori dell’oca di San Martino, ti abbiamo parlato di un altro nostro delizioso Cichèto di casa Orazio: la zucca in saor con il pane tostato fatto da noi.
Sembra che carnivori e vegetariani con questo spunciotto vadano “d’amore e d’accordo” e noi ovviamente ne siamo felici.
Come ogni buona tradizione che si rispetti anche in questo cichèto parliamo di una modalità di conservazione delle pietanze che ha origine a Venezia durante la Repubblica Serenissima: il saor. Perché ve ne parliamo con tanto amore di particolari? Perché crediamo che le ricette antiche lascino una traccia indelebile nel nostro DNA, un’impronta di ricordi di appetiti antichi ma anche di storia e cultura.
Arriviamo al dunque: come si fa questa meravigliosa zucca in saor?
Per prima cosa si affetta abbondante cipolla bianca, che successivamente viene messa in padella con un po’ di olio, aceto, sale e pepe; viene fatta appassire aggiungendo di tanto in tanto un po’ di brodo vegetale che prepariamo tutte le mattine.
Nel frattempo, prepariamo la zucca varietà delica dell’Azienda Sle Fiori di Anguillara Veneta (PD).
Viene pulita, tagliata a listarelle con l’affettatrice, poi infarinata, fritta e successivamente lasciata a raffreddare. Dopo di che in una pirofila adagiamo a strati la cipolla, i pinoli e la zucca e così via creando degli strati uniformi. Per gustarla nel massimo della sua bontà è necessario attendere almeno un giorno.
La zucca in saor la presentiamo sopra del pane fatto in casa tostato.

Vieni a provarla, sarà una bellissima esperienza!